I have a dream, 50 anni fa moriva Martin Luther King
Assassinato mentre si trovava su un balcone di un Motel di Memphis
Cinquant'anni fa moriva a Memphis l'attivista premio Nobel per la Pace, Martin Luther King. Erano le sei di sera del 4 aprile del 1968 quando il celebre leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, fu assassinato a colpi d'arma da fuoco mentre si trovava su un balcone del Lorraine Motel.
Il simbolo della lotta contro la segregazione razziale negli Stati Uniti ucciso da James Earl Ray nella città del Tennessee, da allora è diventato un martire della storia statunitense. Tanto che, in suo onore dal 1983 si celebra il Martin Luther King Day. La festa, istituita dall'allora presidente Ronald Reagan, cade ogni anno il terzo lunedi' di gennaio. In memoria della nascita del pastore battista avvenuta ad Atlanta il 15 gennaio del 1929.
I have a dream, il celebre discorso rimasto nella storia dei diritti civili
Era il 28 agosto del 1963, cinque anni prima della morte di Martin Luther King, quando una frase di un suo celebre discorso entrò a far parte della storia. Con 'I have a dream', l'allora 34enne pastore battista, davanti al memoriale di Abramo Lincoln e a centinaia di migliaia di persone, chiedeva di mettere fine alla discriminazione razziale. Diciassette minuti di storia, in cui il leader del movimento per i diritti civili, chiedeva di realizzare il sogno di uguaglianza per cui si era sempre battuto. Invocando pari diritti per gli afroamericani.
Un anno dopo, il 14 ottobre 1964, il Parlamento norvegese dichiarò King vincitore del Premio Nobel per la pace. Il celebre attivista disse che ad ottenere il premio erano state tutte le 'nobili' persone che avevano lottato nel movimento per i diritti civili.
Le ultime indagini su Martin Luther King: nessun complotto, fu un gesto isolato
Per anni si sono rincorse molte teorie sulla morte del leader statunitense, tra ipotesi di cospirazione e complotti ad alti livelli. Ma indagini su indagini hanno portato gli investigatori a una conclusione. Martin Luther King fu vittima del gesto di un killer isolato. Nel 2000, per l'ennesima volta, nuovi accertamenti si sono chiusi senza prove tangibili sull'ipotesi del complotto. A spezzare il 'sogno' di King e di milioni di afro-americani, hanno concluso gli investigatori, fu solo e soltanto James Earl Ray.
#socialmediaitaly
Abbiamo pubblicato altri articoli che potrebbero essere di tuo interesse. Clicca qui