Il mito Olivetti, una mostra per celebrare 110 anni di creatività

La storia di Olivetti alla galleria nazionale d’arte moderna di Roma

Con le sue mitiche macchine per scrivere rivoluzionò non solo il mondo della comunicazione, ma inventò un nuovo modo di dettare legge su design,  grafica e soprattutto innovazione tecnologica. Parliamo del marchio Olivetti. Se pensiamo a una macchina per scrivere non possiamo che avere impressa negli occhi la Lettera22. Iconica, portatile e funzionale, compagna inseparabile del giornalista Indro Montanelli e di quanti l’hanno amata. Tanto da essere diventata regina di design, esposta nella collezione permanente al Museum of Modern Art di New York. E ora il mito Olivetti si celebra anche alla galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, fino al primo maggio.

Oltre 300 pezzi unici e fotografie d'epoca

Fanno emozionare e rivivere un sogno tutto italiano gli oltre trecento pezzi unici che raccontano e celebrano i 110 anni dell’azienda emblema del made in Italy. Oggetti, con le mitiche macchine per scrivere in pole position, manifesti e fotografie d’epoca sono il cuore della mostra “Looking Forward. Olivetti: 110 anni di immaginazione”. Mostra curata da Ilaria Bussoni, Manolo De Giorgi e Nicolas Martino, con la collaborazione dell’associazione Archivio storico Olivetti.

Le macchine per scrivere: dalla Lettera22 alla rossa portatile Valentine

Oltre la Lettera22, tra le icone che raccontano il mito Olivetti tra le macchine per scrivere, fa capolino la M1. Forse la più importante. La prima ad essere sperimentata proprio da Camillo Olivetti, che attraverso i tasti del prototipo dei primi del ‘900, scrisse una lettera d’amore alla moglie. E la fiammante Valentine, meglio conosciuta come la ‘rossa portatile’, oggi praticamente introvabile. E ancora il Form200, registratore di cassa connesso e primo prodotto realizzato grazie al concorso Olivetti Design Contest promosso dall’azienda tra le maggiori università europee di design. Icone che vogliono celebrare una dopo l’altra la creatività con la C maiuscola di un grande imprenditore italiano. Creatività che allora aveva il volto delle macchine per scrivere, e oggi del digitale.

La mostra:

Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Via Gramsci, 69/73
Dal Martedì alla Domenica 10-18
Ingresso Gratuito/Fino al 1 maggio

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