Billy the Kid, storia western di un criminale gentiluomo

Centotrentasette anni fa l'ultima impresa di Billy the Kid

Un angelo fuorilegge. Occhi azzurri, capelli biondi, e una carnagione chiara per nulla scalfita dal sole cocente del selvaggio Far West. Abile pistolero, criminale gentiluomo, agile come un gatto e con due amici inseparabili. La sua pistola e un sombrero messicano che gli incorniciava il viso scavato in un corpo pelle e ossa alto poco più di un metro e settanta. In una parola, Billy the Kid, all'anagrafe Henry McCarty, conosciuto anche come Henry Antrim o William Harrison Bonney. Famoso fuorilegge e allo stesso tempo eroe popolare, Billy, scomparso il 14 luglio del 1881, aveva premuto per la prima volta il grilletto all'età di dodici anni. Per vendicare un insulto che era stato fatto a sua madre. Da allora erano iniziate le scorribande, tra cacciatori di taglie, guerre del bestiame e pistole fumanti nei saloon. Incriminato per una ventina di omicidi, tra furti di bestiame, sparatorie all'ultimo sangue e scommesse.

Le sue peripezie erano diventate leggenda quando nel 1881 il governatore del Nuovo Messico, Lew Wallace, aveva messo una taglia di cinquecento dollari sulla sua testa. Sul Las Vegas Gazette (Las Vegas, Nuovo Messico) ed il New York Sun campeggiava il volto dell'eroe-fuorilegge dagli occhi azzurri e pullulavano storie sulle sue imprese. Era stato così fino al 14 luglio di quell'anno, quando Billy era stato ucciso per mano dell'amico Pat Garrett. Quando si erano incontrati Garret era un barista locale, ex cacciatore di bisonti. Ma poi impegnandosi a ripulire l'area dai rapinatori, era stato eletto sceriffo della Contea di Lincoln nel novembre del 1880. E ai primi di dicembre aveva messo insieme un gruppo di volontari per arrestare McCarty, ora conosciuto solo col nome di Billy the Kid. L'angelo fuorilegge scomparso a soli 21 anni.

Billy detto Bonney, in fuga da New York al Messico

Nato a New York nel 1859, da genitori irlandesi protestanti, il futuro pistolero era rimasto orfano a soli 14 anni. Costretto a trovare lavoro in un hotel, per il direttore quel ragazzo tanto giovane era l'unico che avesse mai lavorato per lui senza rubare nulla. Per i suoi insegnanti McCarty era un adolescente disponibile e generoso. Il 23 settembre 1875 il suo primo 'scontro' con la legge, arrestato per aver nascosto un pacco di vestiti rubati per conto di un uomo che voleva fare uno scherzo alla lavanderia cinese. Ma era riuscito a darsela a gambe due giorni prima che finisse nella prigione della contea, strisciando fuori dal camino. Da quel momento in poi, McCarty fu più o meno un fuggitivo. Aveva trovato lavoro in Arizona come trasportatore civile per il Fort Grant Army Post, con il compito di trasportare i tronchi di legno dal campo dei taglialegna fino alla segheria. Il fabbro del campo, Frank "Ventoso" Cahill, provava piacere nel fare il prepotente con lui. All'ennesimo diverbio, Cahill aveva aggredito McCarty gettandolo a terra. Ma Billy the Kid aveva premuto il grilletto della sua pistola, annientando il nemico.

Di nuovo arrestato, prima che lo sceriffo del posto potesse arrivare, l'angelo fuorilegge era riuscito a fuggire. Aveva iniziato a farsi chiamare William H. Bonney, diretto nella Pecos Valley, Nuovo Messico. Gli Apache gli avevano rubato il cavallo, disavventura che aveva costretto Bonney  a camminare chilometri e chilometri fino alla casa della signora Jones. Arrivato qui in fin di vita, la donna lo aveva salvato e rimesso in salute. E quando si era rimesso in cammino, la signora Jones gli aveva donato uno dei suoi cavalli. Spostatosi nella Contea di Lincoln, era stato assunto come guardiano di mandrie dal banchiere inglese proprietario di un ranch John Tunstall, e dal suo socio, l'avvocato Alexander McSween. In quella contea era in atto la Guerra del bestiame tra i mercanti residenti in città e i possessori di ranch. In quel conflitto, l'omicidio di Tunstall aveva fatto infuriare Bonney e gli altri lavoratori del ranch. Ne erano scaturiti svariati fatti di sangue, e Billy era di nuovo in fuga.

L'ultima corsa del pistolero che correva solo

Nel 1878 l'ex generale dell'Union Army Lew Wallace, nuovo governatore territoriale del Nuovo Messico, aveva proclamato l'amnistia per ogni uomo coinvolto nella guerra della contea di Lincoln. McCarty era scappato nel Texas e Wallace era colpito dalle voci che sostenevano che il ragazzo volesse arrendersi e testimoniare contro gli altri combattenti, se l'amnistia fosse stata estesa anche a lui. Un anno dopo Wallace e McCarty avevano discusso le possibilità dell'affare. Come ci si poteva aspettare, McCarty aveva salutato il governatore con un revolver in una mano e una carabina Winchester nell'altra. Dopo alcuni giorni dall'offerta di Wallace, McCarty aveva accettato di testimoniare in cambio dell'amnistia. Ma l'accordo era saltato per via del procuratore distrettuale che dopo la testimonianza di Billy lo aveva arrestato. Billy, neanche a dirlo, era riuscito ancora a fuggire. A catturarlo nel sonno, tempo dopo, era stato lo sceriffo Pat Garrett.

Lo sceriffo, dopo l'assedio al covo di Billy the Kid e dei suoi, lo aveva invitato a uscire per fare colazione con lui. Invito a cui l'angelo fuorilegge, prima di arrendersi, avrebbe più volte risposto: "Vai all'inferno!". McCarty, imprigionato in attesa del processo, nella città di Mesilla aveva rilasciato non poche interviste, chiedendo al Governatore Wallace clemenza. Per tutta risposta, accusato anche dell'omicidio dello sceriffo Brady, era stato condannato all'impiccagione. Ancora una volta, tra uccisioni di guardie e carambole mortali, Billy era riuscito a fuggire. Dopo essersi tolto i ceppi alle gambe con un'ascia, il giovane fuorilegge aveva cavalcato senza fretta fuori dalla città, cantando. Una canzone liberatoria, ma l'ultima prima di morire in un'imboscata del nemico. A raccontare e romanzare questa storia, svariati film. L'ultimo 'Billy the Kid' nel 2013, ripercorrendo la leggenda di un pistolero che correva solo. "Non sono mai stato il capo di nessuna banda, sono stato sempre e solo Billy".

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