Paolo Villaggio, un anno senza il ragionier Fantozzi

Il 3 luglio del 2017 la scomparsa di Paolo Villaggio

"Il comico non diventa mai adulto, resta sempre un bambino". Parola di Paolo Villaggio, autore e interprete di personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca. Dal professor Kranz, al timido Giandomenico Fracchia, fino al mitico intramontabile ragionier Ugo Fantozzi. Esattamente un anno fa, il 3 luglio del 2017, ci lasciava uno degli attori più popolari del cinema italiano, accostato a nomi come Buster Keaton e Charlie Chaplin. Ma con un marchio di fabbrica tutto suo, nell'universo megagalattico di un uomo-simbolo che è diventato un aggettivo, ‘fantozziano’. Perché con Fantozzi, Paolo Villaggio è diventato un mito, e viceversa. Una creazione letteraria da cui è nata la fortunatissima saga cinematografica, raccontando un personaggio diventato vera e  propria maschera della commedia dell'arte.

Paolo Villaggio, un anno senza il ragionier Fantozzi

Inventore di una comicità inedita, priva di legami con le tradizioni e i regionalismi del cinema comico popolare. Con la sua attività di attore, umorista e uomo di spettacolo è entrato nella cultura di massa di intere generazioni di italiani. In una 'risata pazzesca', espressione presa alla lettera perchè in tanti sono impazziti per le sfaccettature e quegli sketch 'fuori sincrono' del ragioniere più famoso al mondo. Vincitore del Leone d'oro alla carriera alla 49ª Mostra internazionale del cinema di Venezia, nell'agosto del 2000 gli è stato assegnato il Pardo d'onore al Festival del cinema di Locarno. Villaggio non era solo Fantozzi, oltre alla vena comica c'era molto di più. Ha recitato in parti più drammatiche partecipando a film di registi come Federico Fellini, Ermanno Olmi, Lina Wertmüller, Mario Monicelli, Pupi Avati.

Il talento poliedrico di Paolo Villaggio, non solo Fantozzi

Un talento poliedrico quello di Villaggio. Al percorso attoriale ha fatto eco quello di scrittore, iniziato con un libro su Fantozzi. Capolavoro seguito da varie opere di carattere satirico e da altri otto romanzi dedicati al ragioniere, pubblicati e tradotti in più lingue. Sul piano lessicale ha ideato un tipo di scrittura originale e tagliente fatta di neologismi, aggettivazioni enfatiche, errori morfologici e termini burocratici. Tutti entrati nel patrimonio comune della lingua italiana. Nella sua ultracinquantennale carriera si è cimentato in altri campi espressivi come il giornalismo, la radio e il teatro scrivendo, inoltre, due testi di canzoni per l'amico e cantautore Fabrizio De Andrè. La loro è stata un'amicizia molto speciale, iniziata negli anni del dopoguerra. Il genovese Villaggio conosce Fabrizio De André, futuro cantautore, condividendo con lui gran parte delle sue scorribande giovanili.

Paolo Villaggio, un anno senza il ragionier Fantozzi

È De André a descrivere il loro primo incontro avvenuto nel '48 in una frazione di Cortina d'Ampezzo: "L'ho incontrato per la prima volta a Pocol, sopra Cortina; io ero un ragazzino incazzato che parlava sporco; gli piacevo perché ero tormentato, inquieto e lui lo era altrettanto, solo che era più controllato, forse perché era più grande di me e allora subito si investì della parte del fratello maggiore e mi diceva: "Guarda, tu le parolacce non le devi dire, tu dici le parolacce per essere al centro dell'attenzione, sei uno stronzo". Gli anni della giovinezza, soprattutto le serate passate nelle varie osterie genovesi o in gruppo a casa di amici, sono invece raccontate dall'attore: «Io e Fabrizio eravamo, direi senza saperlo, due veri creativi e lo abbiamo poi dimostrato nella vita". Anche in ambito televisivo Paolo Villaggio ha dato contributi di rilievo sia nei panni di presentatore sia in quelli di artista, lanciando sul finire degli anni sessanta programmi dal contenuto sperimentale e innovativo.

Fantozzi, la nuvoletta e il congiuntivo

Ma quello che resta impresso nel pubblico è il suo Fantozzi esilarante, la nuovoletta dello sfigato, pantalone e mutanda ascellari, moglie e figlia quasi 'mostruose'. La saga del ragionier Ugo Fantozzi ha rappresentato il capolavoro di uno dei maestri della comicità italiana. Villaggio raccontò in un'intervista al Corriere della Sera di essersi ispirato ad un dipendente che lavorava in un sottoscala della Cosider: 'Ho conosciuto realmente il ragionier Ugo: si chiamava Bianchi'. Fantozzi è la resistenza strenua che l’impiegato oppone a chi vuole colonizzare il suo tempo libero. Lo sberleffo nei confronti dell’imbecillità di chi ci comanda. Il famoso anatema di Fantozzi nel film 'La corazzata Potemkin' (è una cagata pazzesca) fa parte del liguaggio dei soprusi e delle trappole che la vita pone davanti alla quotidianità di un uomo semplice e modesto. Ma Fantozzi invece di sfidare quelle avversità le cerca da eroe popolare. Quasi a autocompiacersi in una sorta di masochismo dove l'incontro con la sfortuna è scontato.

Ad un anno dalla morte di Paolo Villaggio la Fondazione Cinema per Roma celebra il genio del comico genovese. Al cinema Savoy, una ventina tra attori, registi, giornalisti e varie personalità si riuniranno per leggere insieme uno dei suoi testi più conosciuti: “ Il secondo tragico libro di Fantozzi “, romanzo pubblicato nel 1974 e rivisitato nel 2015. Si tratta di una raccolta di racconti in cui protagonista è proprio lui, Ugo Fantozzi. Lo sfortunato ragioniere che, in compagnia della moglie Pina e dell’orrenda figlia Mariangela, riceve colpi bassi tutti i giorni dai megadirettori galattici, dai colleghi Filini e Calboni e dalla tremenda signorina Silvani. Il Fantozzi del 'Com’è umano lei', frase che racchiude il senso di un personaggio che si sente così radicalmente in basso da stupirsi che chi sta in alto appartenga anche lui, nonostante la sua importanza, alla specie umana. Quel Fantozzi dei congiuntivi: vadi, venghi, eschi, batti lei. Sì, il congiuntivo, punto debole e al contempo incubo degli italiani. Insomma, anche una caricatura della lingua italiana, in un'Italia che ha visto in lui il suo specchio.

#socialmediaitaly

 

Abbiamo pubblicato altri articoli che potrebbero essere di tuo interesse. Clicca qui